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SULLA VIA DELLA CROCE
GESU’ ANNUNCIA LA PASSIONE

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Quarta settimana di Quaresima

Canto Iniziale
Saluto e introduzione
Dalla prima lettera di san Paolo ai Corinzi
La parola della croce è infatti stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si
salvano, per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti, e
l'intelligenza degli intelligenti riproverò. Dov'è il sapiente? Dov'è lo scriba? Dove l'intellettuale di
questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo?
1 Cor 1,18-20

Dal Vangelo di Luca


Poi disse a tutti: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la propria croce
ogni giorno e mi segua. Poiché chi vorrà salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria
vita per causa mia la salverà".
Lc 9,23-24

Preghiera di intercessione


Rit.: Signore, abbi misericordia.
... di tutti i peccati contro la natura, 1'ambiente e la buona qualità della vita, commessi in questo
secolo e millennio.
... di tutte le distruzioni e del sangue delle guerre, mondiali e locali, combattute in questo secolo e
millennio.
... di tutte le vittime innocenti dei sistemi ideologici e totalitari, imposti in questo secolo e
millennio.
... di tutti i morti per fame e degrado sociale, dovuti a strutture economiche perverse, in questo
secolo e millennio.
... di tutti i martiri perseguitati per la giustizia, la fede e la verità, in questo secolo e millennio.
... di tutte le incomprensioni, le intolleranze e le tensioni, consumate fra confessioni religiose
diverse, in questo secolo e millennio.
... di tutti gli abusi e le violenze perpetrate sui bambini, sulle donne e sui deboli, in questo secolo e
millennio.
... di tutti i lutti e i pianti, causati dalla malavita e da una cattiva amministrazione della giustizia, in
questo secolo e millennio.
... di tutti gli aborti e dell'emigrazione forzata di interi popoli, in questo secolo e millennio.
... di tutte le forme di alienazione e di pedagogia fasulla, proposte in questo secolo e millennio.
... di tutte le contro-testimonianze, offerte dai cristiani, in questo secolo e millennio.
.. . di tutte le omissioni di bene fatte per paura, egoismo, superficialità e scarsità di fede, in questo
secolo e millennio.

Silenzio e confessione personale adorando la Croce

Ci manca il respiro, Signore!
Manca il respiro all’umanità, quella che Tu un giorno hai creato, infondendo in una
manciata di terra il tuo respiro di vita!
Manca il respiro, Signore, a tanti uomini e donne costretti a respirare con l’aiuto delle
macchine, e manca ancora di più a quanti hanno bisogno di quelle macchine, ma queste
rischiano di non essere sufficienti di numero e di efficacia.
Manca il respiro, Signore, a tanti professionisti della salute che si affannano nelle corsie di
ospedale con turni debilitanti e mettendo a rischio la propria di salute. Hanno paura di non
farcela. E a volte non ce la fanno.
Manca il respiro, Signore, a tanti uomini e donne di scienza, a quelli impegnati
nell’angustia dei loro laboratori nella vera e propria lotta della ricerca, e a quelli impegnati
a dire tante parole, forse troppe, per dare informazioni, raccomandazioni, rassicurazioni.
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Manca il respiro, Signore, a tantissimi uomini e donne e a tante famiglie che vivono
nell’ansia, proprio quella che ti prende alla gola e ti fa sentire come un macigno che preme
sul petto, costretti a riscoprire la radicale fragilità e impotenza di ognuno di noi.
Manca il respiro, Signore, alla maggioranza dei cittadini, se, cedendo alle varie sirene di
allarmismo, corrono disordinatamente a fare provviste, rimanendo senza fiato e a volte
lasciando spazio alla cattiveria sociale, che nasce sempre dall’egoismo e dall’avidità.
Manca il respiro, Signore, ai responsabili della vita pubblica; abituati a occuparsi del
consenso proprio e della denigrazione altrui, più che del reale bene della collettività;
manca il respiro oggi che ce la stanno davvero mettendo tutta, o almeno fanno quanto
riescono
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Manca il respiro, Signore, al nostro sistema economico, che avrà pure tutti i suoi limiti e
una montagna di incongruenze, ma ci è necessario per il mantenimento del nostro vivere
quotidiano, così come ce lo siamo impostato. E se manca il respiro all’economia,
progressivamente mancano guadagni, investimenti, pagamenti, stipendi, salari, posti di
lavoro, dignità...per le famiglie che si trovano in affanno
Manca il respiro, Signore, agli studenti e agli insegnanti delle nostre scuole: anche i più
pigri e svogliati stanno provando un desiderio per loro inedito: “vogliamo andare a lezione!”
e tutti gli educatori hanno il fiato corto per la paura di non adempiere al loro dovere di
attrezzare al meglio le nuove generazioni.
Manca il respiro, Signore, a tutti i lavoratori, dipendenti o liberi professionisti: non è il
sudore del lavoro tenace e competente a bagnare le loro fronti, ma il sudore
dell’incertezza: potrò ancora lavorare? E come sarò equamente retribuito in vista della
recessione?

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Manca il respiro a quelle persone che già da tempo e per le più disparate cause vivono
recluse, come i carcerati o i ricoverati nelle strutture per anziani e per malati psichici: il
dono di una visita amica viene improvvisamente vietato, e scoppia la rabbia nel timore di
una morte sociale definitiva... e qualcuno può essere tentato di togliersi il respiro con le
proprie mani.
Manca il respiro, Signore, alle nostre amicizie: quanto è bello sentirci o vederci a distanza;
ma quanto – senza accorgercene magari – ravviviamo la paura se le nostre conversazioni
e i nostri messaggi sono inevitabilmente monotematici... anche il semplice “stai sereno”,
“tutto passa”, “che cosa ti prepari per cena?”, “quale serie Tv ti guardi?” tacitamente
presuppongono il nemico invisibile che non ci permette altro.
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Dalla commissione Famiglie:

“Manca il respiro Signore alle famiglie che vivono momenti di apprensione e preoccupa-
zione per i loro cari, per quelli che sono in casa e per quelli che non possono incontrare.

Manca il respiro a quelle famiglie visitate dal dolore insensato di aver vissuto il dramma di
un affetto tolto dalle mura domestiche e mai più rivisto. Ci uniamo Signore a tutte queste
famiglie, in particolare quelle delle nostra comunità, che non hanno potuto piangere la
sepoltura del loro congiunto e si sono poi trovate a non poter sperimentare la grazia di un
abbraccio di condivisione. Vogliamo essere vicini a questi nostri fratelli che vivono alla
ricerca di un senso per tutto questo dolore.
Manca il respiro, Signore, alle nostre comunità parrocchiali: sono la risorsa più preziosa
contro il male dell’indifferenza e dell’isolamento; quanto ci pesa non poterci incontrare e
non poter stare insieme; quanto manca il tuo cibo, il tuo farti carne e sangue per noi,
anche se spiritualmente ti sentiamo dentro la nostra carne.
Ci manca il respiro Signore, a quanti sono credenti, costretti in qualche modo a gestire
seriamente il perenne dibattito interiore e pubblico, personale e universale: “L’hai voluto
Tu? È un Tuo segno? È un Tuo castigo? Ce lo siamo meritati per tutti i nostri peccati? Vuoi
dirci qualcosa?” O forse quello che vuoi è altro:
- che questo dramma sia occasione propizia per riscoprire l'amore compassionevole di Dio
in quanti operano il bene;
- che questa fragilità umana sia compresa nella fede in Lui che si è fatto fragile come noi;
- che questo mondo, provato nel suo orgoglio, faccia emergere il desiderio di Lui, che ci
invita ad amarci;
- che le morti che decimano le nostre famiglie ci ispirino ad uno sguardo all'oltre della
nostra vita, per comprendere l'ora che stiamo vivendo.
Ascolto del canto: “li amò sino alla fine”

preghiera personale

RIDONACI IL TUO RESPIRO SIGNORE:
il Respiro vitale delle origini del mondo
e il Respiro santo delle origini della Chiesa.
Signore, permettici di essere espliciti e concreti:
ferma l’epidemia;
guarisci i malati;
illumina l’intelligenza degli scienziati perché producano presto una cura efficace;
benedici gli sforzi buoni delle autorità civili;
riaccendi il gusto e la responsabilità della vita sociale;
restituisci unità e verità alla tua Chiesa;
ridona a tutti la gioia di vivere questa esistenza fragile su questo pianeta fragile;
Sappiamo che ci hai fatto per il cielo e ci aspetti in cielo: fa’ che ci giungiamo con un
bagaglio di maggiore fiducia e minore angoscia.
Accogli presso di te tutte le vittime di questa epidemia; oggi: hanno già
scontato il loro purgatorio.
Sei Mistero insondabile.
Sei Dio compassionevole.
Sei Amore misericordioso .
Aggiusta tu tutte le considerazioni sbagliate ed esaudisci tutte le domande che
corrispondono al tuo disegno di salvezza.
Fa’ che ti possiamo sempre volere bene, e insegnaci a volerci bene.
Amen.

Orazione
Benedizione
Canto finale