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“Camminare con Gesù sarà sempre una grazia e un rischio.

Una grazia, perché ci impegna a vivere nella fede e a conoscerlo, penetrando nel più profondo del suo cuore, comprendendo la forza della sua parola.

Un rischio, perché in Gesù le sue parole, i suoi gesti, le sue azioni contrastano con lo spirito del mondo, con l’ambizione umana, con le proposte di una cultura dello scarto e della mancanza di amore.

C’è una certezza che riempie di speranza questa Via Crucis: Gesù l’ha percorsa con amore. E l’ha vissuta anche la Vergine Gloriosa, colei che fin dall’inizio della Chiesa ha voluto sostenere con la sua tenerezza il cammino dell’evangelizzazione.”

Sono le parole di Papa Francesco alla Via Crucis con i giovani a Panama.

Camminare con Gesù, mettere ogni giorno i nostri passi su questa Via Crucis del mondo è sempre (e vuol dire sempre!!!) una Grazia e un Rischio!

Una Grazia perché dal giorno della Sua Incarnazione lì, proprio lì, su quella Via la Sua Presenza è certa! Ricordiamo lo straordinario invito di Gesù nel Vangelo di Matteo: “ogni volta che avrete fatto questo ad uno dei miei fratelli più piccoli l’avrete fatto a me!!!!”

Lui, quindi, c’è…. È lì su quella Via… per questo nonostante la fatica, le cadute, la sofferenza, il dolore… è una Via di Grazia perché avviene l’incontro di Salvezza che toglie ciascuno di noi dalle nostre solitudini e dalle tenebre della morte!

Ma camminare su questa Via è anche un Rischio! Innanzitutto il rischio di andare controcorrente rispetto alla mentalità del “mondo” che urla il suo “comodo” e il suo “opportunismo commerciale”… infatti non è per nulla “comodo” stare sulla Via col cuore aperto e l’animo umile di chi si sente bisognoso di salvezza. Il “mondo” della mentalità comune ci grida di “salvare noi stessi”… è ancorato ai piedi della Croce e grida: “scendi e ti crederemo”, evita il male, togli il dolore, mostra la tua potenza.

Cristo mostrerà la Sua vera potenza: l’Amore che non fugge dal dolore, dalla morte, ma li assume e li “riscatta” mostrandoci l’intima vocazione alla comunione col Padre. Nessuna “debolezza” nell’uomo può allontanare le viscere di Misericordia di Dio! Anzi, proprio con atteggiamento paterno/materno più l’uomo è schiacciato dalla fragilità e dalla sofferenza più Dio suscita misericordia attorno a lui.

Il rischio, però, non è solo verso il mondo della mentalità comune, ma anche quel “mondo interiore” delle nostre paure, dei nostri bisogni di sicurezza, di stima, di sentirci amati, di valere… che ci fa misurare tutto nella forma del “successo e della salute”. Ma sono davvero questi i “criteri” che Dio ha scritto nelle nostre “corde” per farci sentire realizzati?

Quanto dobbiamo davvero imparare a camminare su questa “Via” per armonizzare il nostro passo col Suo e sintonizzare il cuore e l’animo con Gesù… per capire veramente per cosa “vibra” il cuore di Dio!

Un nuovo tempo di Quaresima si apre davanti a noi e lo sento davvero come una Grazia, una opportunità per la nostra Comunità e per ciascuno di noi, grande o piccolo, per ritrovare il “giusto passo”. A volte per riprendere a fare dei passi con Gesù e per accorgerci che stiamo camminando da soli, solo per i fatti nostri, senza sintonia alcuna con la comunità e col Signore.

Sento particolarmente come Grazia le parole che il nostro Arcivescovo ha consegnato ai presbiteri ed ai laici dei consigli pastorali della nostra zona il 12 febbraio.

Ci ha ricordato che la nostra vita deve “dimorare nello stupore”, quello che viene dal giorno della Pentecoste quando quei discepoli timorosi diventano apostoli della risurrezione di Gesù, mossi dalla forza dello Spirito. La Chiesa è generata e sostenuta dallo Spirito e questo tempo non è ancora finito! Ancora lo Spirito soffia nei cuori degli uomini, ancora lo Spirito opera nella storia degli uomini per generare figli alla salvezza! Per questo in ogni nostro giorno dobbiamo custodire lo spazio per lo “stupore” di ciò che Lui scrive nelle nostre giornate.

Prendiamoci il tempo per stupirci e ringraziare!

Ci ha ricordato che questo nostro tempo non è da “subire” come se avessimo esaurito le parole per annunciare Gesù al mondo… da sempre Dio è “incarnato” nella storia degli uomini e lo Spirito si trova a suo “agio” dentro le pieghe faticose dell’umanità, per questo non dobbiamo cercare con ossessione il successo delle nostre iniziative ma avere l’umiltà di servire la Vita.

Prendiamoci il tempo per far crescere lo spirito umile del servizio, libero e gratuito.

Ci ha ricordato che l’incarnazione di Cristo non è una rassegnazione ma è il “forte grido profetico” di Dio contro il male del mondo! Non dobbiamo pertanto accontentarci del nostro modo di stare al mondo ma “gridare” con coraggio la posizione di Dio, il suo progetto contro tutto ciò che sa di “riduzione”.

Prendiamoci il tempo per confrontarci seriamente con la Verità del nostro modo di vivere e della nostra comunità.

Ci ha ricordato che tutta la nostra vita non è un cammino verso il nulla ma verso il “compimento”, verso la pienezza della comunione con Dio! Non siamo una organizzazione di beneficenza che svende facili speranze e evanescenti ideologie ma la ferma certezza che in noi abita lo Spirito di Dio e che la nostra vocazione è vederlo “faccia a faccia”. Stiamo “lavorando” per il Regno, per il ritorno Glorioso di Cristo! Non siamo quindi dei condannati a morte, alla fine, per cui l’unico orizzonte che ci deve preoccupare è il qui ed ora, ma abbiamo una “casa” da abitare che è la piena comunione con Dio … e Lui nel Suo Amore ci ha già lasciato tracce qui…

Prendiamoci il tempo per “fare cose che sanno di eterno”.

Sento anche come dono di Grazia la presenza in mezzo a noi di Crisostome, il seminarista del P.I.M.E. (Pontificio Istituto Missioni Estere) di Monza, che il Rettore ha voluto affidare alla nostra comunità perché la sua formazione sacerdotale avesse anche il riscontro dell’azione “pastorale” di una comunità. E’ un dono, una opportunità, per i nostri ragazzi e giovani di entrare in contatto con la freschezza di un fratello che per Amore di Gesù ha lasciato il suo paese e si è messo al servizio del Vangelo.

Prendiamoci il tempo per Amare di più e sul serio il Vangelo!

Buona Quaresima

Don Gianni