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INCONTRO DI PASTORALE GIOVANILE

DIOCESI DI MILANO

La Cei oltre che per le celebrazioni sta ragionando anche per l’estate con il Comitato
Scientifico del Governo.
Sono tre i criteri di fondo che guidano il “progetto”:
1. Distanziamento: per non creare possibilità di contagio diretto (piccoli
gruppi dove questo possa essere controllato da parte dei responsabili). Piccoli
gruppi che possano essere così composti: un adulto + 2-3 animatori + 10
bambini circa (per arrivare al massimo a 15 persone). I gruppi devono essere
omogenei per età!
2. Scaglionamento e frequentazione di ambienti diversi: meglio spazi
aperti (ma non sempre sarà bel tempo) e per gli spazi chiusi rispettare la
distanza personale di 1,80 (non è una misura “definitiva” ma è la massima
distanza fino ad ora chiesta anche per altre situazioni, va quindi calcolato lo
spazio degli ambienti). Occorre anche valutare, per l’uso degli ambienti
chiusi, quanto tempo occorre per il ricambio d’aria e la pulizia prima che un
secondo gruppo possa usare lo stesso ambiente (ad ora non è detto)
3. Mascherine e misurazione della temperatura: la mascherina è sempre
obbligatoria in tutto il tempo del contatto con altre persone e per la
temperatura occorre valutare da situazione a situazione (forse chiedono la
responsabilità dei genitori per cui se c’è febbre devono fermarli loro alla
partenza... diverso se viene durante la giornata...) comunque serve un
presidio che misuri all’ingresso e uscita.
Questi tre punti devono essere applicati valutando anche queste condizioni:
a. Va valutata la capienza degli ambienti sia interni (soprattutto) che esterni
perché va sempre applicata la regola del metro e ottanta di distanziamento
fisico da persona a persona... non solo dei ragazzi ma anche degli adulti e
animatori (per cui 15 persone x 1,80)
b. Tipologie di attività proposte: non possono essere naturalmente attività
o giochi che prevedano il contatto fisico (giocare a ce l’hai o castellone non è
possibile) ma “esperienze ricreative e didattiche” (palestra di roccia,
laboratori musicali, di tecnica, di scienze, di lingua, giochi a distanza ...)
c. Pulizia/sanificazione: per sanificazione si intende la pulizia fatta con
amichina oppure candeggina dei sanitari e degli ambienti utilizzati oppure
con prodotti che raggiungano il 70% di volume alcoolico (per esempio in un
litro: 750 ml di alcool e 250 di acqua distillata). Quella effettuata da ditte
specializzate si chiama disinfezione e sterilizzazione degli ambienti (che per
ora ci è richiesta solo una volta alla partenza per garantire che gli ambienti
partono da uno “zero” certificato)
d. Responsabilità: se un ragazzo viene e ha la febbre? Se uno viene contagiato
da un asintomatico? ... a noi è chiesto di dimostrare che abbiamo fatto di

tutto per evitare di essere centri di contagio... non oltre. Per cui rispetto dei
protocolli assegnati e delle indicazioni che saranno date all’atto dell’iscrizione
e firmate dai genitori.
e. Rete: visto il numero di persone in campo e soprattutto di spazi da utilizzare
per non fare selezione tra chi può partecipare e chi no .. occorre fin da adesso
tessere una rete che coinvolga il Comune, le Associazioni del territorio, la
Scuola e adulti di buona volontà disponibili.. più spazi, quindi più persone
adulte coinvolte (per un ente pubblico gli adolescenti animatori sono
MINORENNI, quindi nel gruppo contano come ragazzi... anche se un po’ più
grandicelli)
f. Formazione:

1. Innanzitutto sulle regole igenico/sanitarie e sulle norme di
comportamento (mascherine, distanziamento, pulizia degli
ambienti, lavaggio delle mani quante volte e come,
misurazione della febbre, uso delle cose e degli ambienti,
contatti tra i ragazzi, giochi e attività possibili....)
2. Pedagogica e di stile: non possiamo fare questa attività estiva
facendo finta che tutto quello che è avvenuto in questi mesi
non sia un “peso” per i ragazzi e per gli adolescenti. Vanno
ascoltati nel loro vissuto e va educata una nuova forma di
socializzazione. Saremo il primo ente “pubblico” con cui i
ragazzi riprenderanno un contatto sociale/relazionale, vanno
quindi educati al rispetto/attenzione verso l’altro ma non alla
PAURA/SOSPETTO (NON ESISTONO UNTORI!)
3. Animazione: soprattutto per gli adolescenti che non vivranno
questa estate come le solite e non si sentiranno “addosso” i
ragazzi ... il rischio è che dopo qualche giorno si sentano
“frustrati” nel ruolo diverso e più da controllori delle regole e
delle distanze... occorre trovare modalità che li rispettino e li
sostengano (oratorio serale per loro a piccoli gruppi???
Piccole uscite o convivenze in oratorio???)

g. Informazione: la parrocchia dovrà comunicare ai genitori delle notizie
essenziali con punti chiari e precisi di comportamento... la diocesi sta
pensando moduli (come quelli per la Privacy) che riportino punti che valgono
per tutti e norme di comportamento universali.
h. Mense e campeggi: per quanto riguarda i pranzi ed il servizio mensa per
ora non ci sono indicazioni perché molto probabilmente saranno i centri
prima infanzia e le scuole materne ad aprire a giugno e seguiremo le
indicazioni che varranno per loro. Per i campeggi non ci sono indicazioni
certe ma vista la situazione si consiglia di privilegiare un allungamento
dell’estate in oratorio piuttosto che investire per poche/pochissime persone
che potranno partecipare ad uscite (anche per i costi).
Per chi fosse interessato a collaborare contattare don Gianni
Cell 335.345967 oppure mail: chiesacivate@gmail.com
Grazie