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COL VOLTO TRISTE … STRANIERO
Il Cristo straniero o l’inquietudine che salva

 Ciò che conta nella vita non lo si vede con gli
occhi, ma c'è in una parte di noi, nascosta al
fondo di noi stessi, che è capace di accorgersi di esso: è il cuore. Il cuore è per noi il senso numero zero. Quello che fa da fondamento a tutto. È il cuore che si accorge se sei
felice o se stai barando. Il cuore non è addomesticabile nemmeno dalla ragione. La ragione può ingannarsi, il cuore raramente
sbaglia perché conosce la Verità attraverso
l’attrazione che essa esercita.
Il cuore che arde è segno che Cristo ci sta
passando accanto, e anche se non si ha la
fede per riconoscerlo, il cuore si infuoca
comunque, tornando a riscaldare e a illuminare la tua vita.
Per questo non sono mai preoccupato quando qualcuno mi dice di non avere fede. Mi fa
più paura quando qualcuno mi dice di non
avere più cuore. Mi fa più paura la sklerokardia (la durezza di cuore). Tutta la storia della
salvezza è un tornare ad avere un cuore che
funziona: «Vi darò un cuore nuovo, metterò
dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da
voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di
carne» (EZ 36,26).
Ma è proprio nel cuore che sperimentiamo che cosa sia l’inquietudine.
L’inquietudine è la domanda di felicità incandescente che ci portiamo dentro. E
tutto quello che è incandescente brucia. Ecco perché l’inquietudine fa male. Ma
guai spegnere l’inquietudine perché spegneremmo la fiaccola della vita stessa, ciò
che la riscalda, ciò che la conduce.
Anzi il problema è trovare qualcuno che la riaccenda, qualcuno che ci inquieti nuovamente, cioè che ci tolga letteralmente la quiete. È la quiete delle nostre depressioni
e delle nostre rassegnazioni. È la quiete di chi vive da morto. «Sono venuto a portare
il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12,49).
II
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Ecco perché Cristo entra nella nostra vita sotto forma di domanda pur essendo Egli
stesso la risposta.
La domanda è esigenza di mettersi in cammino, di squarciare la quiete, di ricercare.
La domanda ci chiede di vivere, di essere vivi.
Un uomo senza domande è un uomo morto. Una fede senza domande è una fede
morta. Un amore senza domande è un amore morto.
Ma la domanda non è il continuo dubbio sulle cose. La domanda è ciò che rende più
mie le cose