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“Conosco un ambiente in cui non è proibito porre le domande più importanti.

In molti ambienti è proibito: non dalle legge, ma dalle distrazioni, dalla confusione, dal rumore, dal ridicolo che circonda chi pone le grandi domande, dai capricci che inducono a porre domande piccole e a cercare piccole gratificazioni.

Le domande importanti sono sul senso della vita, su Gesù e il Padre, sulla gioia piena, sulla verità di se stessi.

Conosco un ambiente in cui non è proibito cercare le risposte.

Talora la gente del nostro tempo ritiene che le risposte siano già tutte date: dalla scienza, dalla tecnologia, dai sapientoni del momento. Talora la gente ritiene che le risposte non esistano e che sia meglio rassegnarsi a vivere nell’opacità piuttosto che nella luce.

Sono convinto che sia possibile cercare le risposte alle grandi domande nella Chiesa, dove è custodita la rivelazione di Gesù.

Conosco un ambiente in cui la risposta non è una risposta, ma un invito a percorrere la via verso la gioia piena. Molti disperano che esista una via verso la gioia piena. Sono portati a pensare che sia più saggio accontentarsi di una gioia immediata, appariscente, ma vuota.

Chi è entrato nelle confidenze di Gesù ha però ascoltato le sue parole: queste cose vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15,11).”

 

Sono le parole del messaggio del nostro Arcivescovo per la prossima “Giornata del Seminario”.

L’ambiente di cui lui parla è proprio il Seminario con i suoi percorsi educativi e formativi per i giovani che si mettono seriamente alla ricerca della vocazione sacerdotale come servizio alla Chiesa Diocesana.

Il mese di settembre ci chiede di rimettere al centro della nostra comunità la figura di Maria!

Non genericamente, ma nel gesto pietoso dello “stare” ai piedi della Croce di Gesù!

Li, in quel momento, Maria porta a compimento la Sua Vocazione, la Sua Maternità: il suo SI diventa un grembo dilatato che contiene l’umanità intera. 

Il suo SI diventa lo spazio dove ogni uomo può crescere nella ricerca del proprio SI, quello del “come” spendere la propria vita.

Maria non è più solo la Madre di Gesù ma è Madre di tutta l’umanità che come Gesù è chiamata a costruire il Regno di Dio.

In questo mese in modo particolare pregheremo per Lorenzo, perché il SI che si appresta a dire alla Chiesa Diocesana possa essere detto, pur nella trepidazione, con tutta l’umiltà e la disponibilità all’azione della Grazia! Non è la capacità dell’uomo a “fare” la Chiesa ma la sovrabbondanza dell’Amore di Dio che passando attraverso la nostra umanità porta a compimento il Regno. Dio agisce attraverso di noi, con noi, perché ogni uomo incontri la Salvezza. Il nostro SI permette al Regno di Grazia di av-venire per tutti!

Uniamoci allora all’invito del nostro Vescovo:

“Invito tutte le comunità cristiane della Diocesi a celebrare la Giornata per il Seminario per esprimere l’apprezzamento, la preghiera, il sostegno al Seminario, che è di tutti.

La Giornata sia occasione per annunciare a tutti, soprattutto ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani, che non è proibito porre le grandi domande, anzi le grandi domande aiutano a desiderare una vita che meriti di essere vissuta; non è proibito cercare le risposte, anzi si può trovare in Gesù e nella Chiesa il metodo per trovare le risposte e la consolazione di sperimentarne la verità; non è proibito cercare la gioia piena, anzi nella grazia di essere amati e nella decisione di amare come Gesù, si percorre un cammino verso la terra promessa, il compimento della vocazione alla vita felice nella comunione trinitaria.”

 

Riprendiamo così il cammino della nostra Comunità, rimettiamo al centro il SI di Maria perché ciascuno di noi possa dire il proprio SI e vivere portando a compimento la propria vocazione, il proprio umile servizio al Regno di Grazia che Dio offre a piene mani all’umanità.

Impariamo anche noi come comunità a porre domande importanti, a cercare risposte importanti per la vita e soprattutto a camminare insieme verso una “gioia che sia piena” e non appariscente ed effimera.

 

Buon cammino,

don Gianni.