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“Benvenuto don Mario”. Il grande striscione, di tanti colori, lo accoglie con il canto festoso “Bella storia” intonato dai più di 80 tra bimbi, ragazzi e animatori dell’oratorio di Cisliano e della frazione di Bestazzo.
Il Vescovo, sorride e ascolta le domande che gli pongono i bambini: “Come si ascolta il Signore? Dove parla? Come si diventa buoni? Come hai scoperto la vocazione?” mentre una foto, di un sacerdote, figura di riferimento di questa settimana dell’oratorio estivo, il beato don Pino Puglisi e una sua frase “Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto”, paiono vegliare sul piccolo spiazzo sotto il sole cocente.
Semplici le risposte dell’Arcivescovo. «Per ascoltare, la prima cosa è il silenzio, lasciando a Gesù il tempo di parlare. Qualche volta lo fa attraverso il Vangelo, altre, attraverso qualche intuizione o, per esempio, con il sorriso di don Puglisi. Come si fa a distinguere se ciò che ci viene in mente viene dal Signore o da altri? La parola che viene da Gesù ci fa contenti, invece, le parole che vengono dagli spiriti del male ci fanno tristi e fanno pensare solo a se stessi»..
E, poi, come si fa a diventare buoni? «La Scrittura dice che uno solo è buono, il Signore e, quindi, basta diventare come Dio. È lo Spirito santo che ci rende buoni, la docilità a lui ci conduce a gesti di continua bontà».
Infine, la vocazione: «Ho deciso di fare il prete, perché vedevo l’esempio del mio parroco come voi avete don Mauro che proprio ieri ha festeggiato i suoi 30 anni da sacerdote. Sono andato in Seminario e mi sono fidato degli educatori ed è stata la cosa più bella che ho fatto nella mia vita».
Poi, la consegna dell’immaginetta con la preghiera composta dall’Arcivescovo stesso e con i colori accesi del cielo e della terra: «Il cielo di Dio colora la terra, la sua gloria la riempie. Quando qualcuno si lamenta ditegli questo. Ciascuno di noi è amato da Dio e, perciò, capace di amare. Possiamo rendere bello il mondo perché decidiamo di volere bene alle persone».
Poi … accompagnato da tutti i piccoli e dalle autorità, arriva a piedi fino alla vicina “Masseria”, luogo, oggi, di ritrovata legalità e di convivenza civile. Con un video e alcuni volontari raccontano la vicenda di questa ampia area confiscata alla ‘Ndrangheta dei clan Valle-Lampada.
I ragazzi ascoltano attenti una storia che sembra una favola, ma che non lo è affatto: è vita reale.
Sono tante le persone che hanno trovato accoglienza nella “Masseria” di Cisliano. 10.000 mq2 di terreno, una villa, 4 appartamenti, bar, ristorante, piscina, stalle, dove venivano nascosti comodamente ricercati e latitanti, ma anche una stanza delle torture insonorizzata per chi era vittima del Clan. Sequestrata alla ‘Ndrangheta nel 2010, la confisca della “Masseria” risale all’ottobre 2014. Negli anni intercorsi tra il sequestro e la destinazione definitiva, atti vandalici ed episodi di distruzione sistematica della struttura hanno reso necessario garantire una sorveglianza costante, partita nel 2015 con un presidio permanente del Comune, dell’Associazione “Libera” e della Caritas Ambrosiana della Zona pastorale VI che hanno invitato le realtà associative e la popolazione alla tutela del Bene.
Oggi, completamente ristrutturata grazie a tanti volontari, “Libera Masseria” è divenuta uno spazio noto in tutta Italia, per incontri, campi di volontariato estivi per ragazzi, famiglie e gruppi, gite di scolaresche, giornate didattiche per gli alunni o di ritiro per il Clero. 7000 i giovani che ne hanno già varcato i cancelli. Attualmente negli appartamenti hanno trovato una casa alcune famiglie bisognose. «L’obiettivo è portare qui sempre più persone che diverranno, a loro volta, testimoni di legalità. La “Masseria” è per e di tutti: è una bella storia, cosi come si intitola l’oratorio feriale ambrosiano 2019. Se non è una bella storia questa…

Anche nel nostro oratorio stiamo scrivendo pagine di giorni speciali e “passi speciali” fatti per tutte le varie fasce d’età attraverso esperienze, incontri, testimonianze, visite, percorsi … momenti che stanno permettendo ai nostri ragazzi di “leggere dentro” la bella storia della Vita e della loro vita!

Con le catechiste, l’educatrice Chiara e Roberto, con il seminarista Crisostomo e dai primi giorni di luglio altri due seminaristi dei padri Passionisti (Andrea e Giovanni).

Abbiamo cambiato di molto la struttura ed il percorso formativo dell’oratorio estivo, pur mantenendo lo “stile” ricreativo e festoso della vita comunitaria… ma stiamo puntando decisamente di più sull’accompagnamento educativo dei ragazzi. Ci ha chiesto molto tempo per la preparazione e la formazione con le catechiste ed ora sta chiedendo molto impegno ma è decisamente una grande e bella storia quella che vorremmo scrivere con i ragazzi e per i ragazzi… che sono le cellule vitali della comunità!

Grazie a tutti coloro che stanno collaborando e grazie a tutti i ragazzi e adolescenti che ci stanno “credendo”!!!

Anche questa è una “bella storia”

Buona estate, don gianni