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Amici Carissimi

in questo momento di sgomento per quello che sta succedendo nella 
nostra amata nazione abbiamo pensato di raggiungervi con poche
parole, per farvi sentire la nostra vicinanza.
Probabilmente ciascuno di voi sta sperimentando una clausura
forzata, che in qualche modo vi accomuna a noi! Come sempre ci è
dato di scegliere come vivere ogni situazione: possiamo disperarci o
possiamo provare a entrare nella verità di questo momento.
Le domande che nascono nel cuore sono tante: quando finirà?
Quanti ce la faranno a uscire dalla malattia? Quale futuro ci aspetta
in seno al tema economico e sociale che subirà probabilmente delle
ripercussioni serie?

Forse a un livello più profondo qualcuno si domanda il perchè di tutto questo? Cosa sta dicendo alla
nostra storia questa fermata inattesa?
Quanta debolezza c'è nelle nostre vite se basta un virus a scombussolarle in maniera così grande?
Non ci sono risposte da dare in queste momenti, ci sono domande e silenzi da condividere.
Come potrete immaginare abbiamo aggiunto alla nostra quotidiana preghiera dei momenti di
Adorazione eucaristica in più; portiamo davanti all'immagine della Madonna delle Grazie l'umanità
intera chiedendo che si fermi presto questa prova.
È naturale per noi pensare a quello che fece s. Chiara di fronte all'incombere del flagello dei
saraceni, o di fronte alle truppe di Vitale d'Aversa che voleva espugnare la città di Assisi.
La sua unica arma fu l'eucaristia; il suo sostegno la preghiera: “Carissime figlie, da questa città,
ogni giorno riceviamo molti beni; sarebbe grande empietà se al momento della necessità non le
venissimo in soccorso come possiamo... Andate da nostro Signore e con tutto l'affetto implorate la
liberazione della città”.
Andate da nostro Signore: risuonano in noi queste parole, vorremmo che risuonassero anche in voi,
nelle vostre famiglie, nelle vostre case, nei luoghi di lavori che ancora potete varcare.
È quello che noi stiamo cercando di fare, obbedendo alle parole della madre s. Chiara che sono
sempre attuali di fronte ad ogni nemico che la storia porta con sé.
Sentiteci vicine con la preghiera, unitevi a noi con le preghiere semplici dei bambini, con quelle
piene di domande dei giovani, con quelle mature degli adulti e quelle colme di abbandono degli
anziani.
Soprattutto non lasciamoci portare via la speranza, non lasciamo che la disperazione alberghi il
nostro cuore, ma volgiamo lo sguardo fiducioso al Crocifisso che in questo tempo di quaresima
dovrebbe stare davanti ai nostri occhi.
Vi vogliamo bene e ci sentiamo unite a tutti voi nel condividere la medesima situazione. Oggi forse
più che mai.
Ringraziamo soprattutto tutti coloro che si spendono per gli altri in ambito sanitario e sociale.
Il Signore ci benedica tutti, benedica le vostre famiglie, tanga lontano il pericolo; la Vergine Madre
interceda per tutti.
vi abbracciamo con affetto

Le vostre sorelle clarisse
di s. Agnese
(Suor Sara Isella)